So che un giorno potrebbe accadere una cosa che immagino da tempo.
Un mattino ti svegli, ti guardi allo specchio e vedi che esso non riflette la tua immagine esteriore, ma quella interna. Oltrepassa la pelle, filtra gli umori e ti dà l’immagine nitida di forme pulsanti che si muovono con un certo ritmo.
Quindi, con il passare dei giorni, prendendoci confidenza, man mano controlli se tutto va bene, cuore, stomaco, polmoni, intestino…
La visione di questo luogo organico, di questi scenari nascosti, potrebbe avere in sé qualcosa di stranamente spirituale, provocare una trasformazione radicale della nostra auto-percezione.
Questo è il lavoro di Beatrice Tosi che realizza partendo dal presupposto che spesso cerchiamo all’esterno, e non dentro di noi, ciò che può darci delle risposte profonde: ” se non sei in te non sei da nessuna parte “.
E’ così che lei inizia il suo viaggio esplorativo, facendosi piccola e guardando questo insieme di molecole come fossero alberi giganteschi, totem ondeggianti, frange mosse dalla brezza, passaggi e strettoie dai colori tenui e improbabili.
Come Alice nel Paese delle Meraviglie, Beatrice Tosi si addentra nel proprio pianeta con curiosità e piacere; capovolge le postazioni, mescola micro e macro; procede senza timore di smarrirsi. I suoi paesaggi comunicano piacere, ritmo, armonia e trasmettono un desiderio insopprimibile di conoscersi meglio, di guardarsi dentro senza paura, di imparare a percorrere serenamente i nostri grovigli mentali e fisici.
Francesca Pietracci